Andrologia

Si tratta della branca che si occupa delle patologie funzionali di interesse prettamente maschile. In primis il varicocele, ossia una dilatazione del plesso venoso pampiniforme del testicolo, che può portare ad alterazioni della fertilità, e che viene corretto con approccio o radiologico percutaneo o con tecnica chirurgica, con risultati tra loro sostanzialmente sovrapponibili in Letteratura. Altra celebre patologia è la fimosi, dovuta alla perdita di elasticità della cute del glande, che non consente una adeguata retrazione del prepuzio, con notevole dolore in erezione e conseguente elevato fastidio. Terapia di questa condizione è la circoncisione, intervento che prevede la asportazione dell’anello di cute che ha perso la sua connotazione elastica. Le suture realizzate sono in punti riassorbibili, che cadranno da soli e non necessitano pertanto di rimozione da parte del Chirurgo.

Una altra patologia di sfera prettamente andrologica, e molto spesso taciuta, è la Induratio Penis Plastica, o Recurvatum Penieno, o Pene Curvo. Si tratta della comparsa di una curvatura patologica dell’asta, che può essere congenita o, per lo più, acquisita, dovuta alla comparsa di calcificazioni a carico di una delle guaine di rivestimento dei corpi cavernosi. Questo si traduce in una retrazione del pene dallo stesso lato della calcificazione, che provoca un incurvamento spesso marcato del membro, con conseguente difficoltà, e in certi casi, impossibilità, alla attività penetrativa. La terapia di questa condizione è chirurgica, e consente il raddrizzamento del pene mediante plicature eseguite controlateralmente all’area interessata, oppure asportazione diretta della placca ed inserzione al suo posto di un tassello di materiale biocompatibile (patch). Solitamente, in previsione di tale intervento, è consigliabile eseguire uno “stretching” dei corpi cavernosi con dispositivo dedicato (Vacuum Device), che consente di bloccare l’avanzamento della placca e preparare i tessuti alla procedura chirurgica.